Come funziona il sistema creditizio e la centrale di rischio

La C.A.I., la Centrale Allarme Interbancaria, è una banca dati in cui vengono segnalati tutti i privati, aziende e imprese su cui pende un’insolvenza creditizia; una sorta di centrale di rischio. Coloro su cui sono riscontrati problemi o irregolarità a proposito dell’uso degli assegni, del bancomat o della carta di credito, ma in alcuni casi anche delle carte di credito prepagate e di quelle ricaricabili, sono segnalati alla C.A.I. che a sua volta avvisa le banche.

 

La segnalazione alla centrale rischi avviene se il soggetto è in debito con gli istituti di credito o ha ricevuto una garanzia per una cifra pari o superiore ai 30mila euro. Nel caso in cui sulla persona o sull’azienda sia verificata una sofferenza, vale a dire ci sia uno stato d’insolvenza che comporta un’irreversibile incapacità di saldare il debito, la banca avvisa il debitore per iscritto della segnalazione fatta alla centrale rischi.

 

La segnalazione, per la persona/ azienda su cui viene fatta, implica l’impossibilità di accedere a qualsiasi credito presso qualsiasi istituto.

La situazione si può sbloccare se:

Interviene un terzo a fare da garante al debitore, essendo le garanzie reali di quest’ultimo insufficienti per il finanziamento.

Si è dipendenti o pensionati e si cede un quinto del proprio stipendio o pensione.

Si procede a un prestito cambializzato, anche fra privati. In questo caso il debitore restituisce la somma tramite cambiali mensili. Questo prestito può essere richiesto da dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati, previa presentazione di garanzie.

 

La segnalazione alla centrale di rischio cessa nel momento in cui la cifra da restituire scende sotto la soglia dei 30mila euro, o quando il debito è dichiarato estinto. Il nome del debitore resta però presente nella banca dati, a disposizione degli istituti di credito nel caso vogliano fare una consultazione.

 

Se una persona/ azienda chiede un prestito o un finanziamento a una banca, questa può chiedere alla centrale di rischio un controllo della situazione creditizia del richiedente per un periodo non anteriore ai 36 mesi dalla richiesta.